L'Accademia nazionale di medicina di Parigi ha proposto dare
l'opportunità ai medici di base di prescrivere lo sport con ricetta
rimborsabile dalla previdenza sociale come se fosse un farmaco.
Sperimentazione al via a Strasburgo.
Anche se oggi gran parte dell’attenzione relativa alla salute
dell’individuo è spesso concentrata sull’alimentazione, studi recenti
dimostrano che persone moderatamente attive, sopratutto nella seconda e
terza parte della vita, hanno più probabilità di evitare morte prematura
e malattie gravi.
A giovare della pratica sportiva sono il corpo e l'interazione sociale.
Inoltre, tra gli adoloscenti, chi pratica sport ha meno probabilità di soffrire di
problemi mentali come depressione e ansia.
Oggi la medicina riconosce senza ombra di dubbio che l’attività fisica
svolge un ruolo importante nel garantire una buona salute. Questo
dipende sostanzialmente dal fatto che una vita fisicamente attiva induce
modificazioni e adattamenti organici che risultano positivi dal punto
di vista della funzionalità d’organi ed apparati. I benefici
dell’attività fisica sono molteplici e universalmente riconosciuti:
minore rischio di obesità e di malattie cardiache, maggiore resistenza
di muscoli e ossa, migliore salute mentale e psicologica. L’attività
fisica aggiunge anni alla nostra vita e vita ai nostri anni.
Per questo motivo a Strasburgo è partita una sperimentazione che rivoluzionerà la vita di molti francesi. L'Accademia nazionale di medicina di Parigi ha proposto infatti di inserire lo sport tra le terapie prescrivibili dal medico di base e rimborsabili dalla previdenza sociale. La cittadina francese cercherà di contrastare la sedentarietà dei suoi
abitanti con l’aiuto del medico di famiglia, che sulla ricetta dovrà
indicare al paziente il tipo di sport da praticare e con che intensità.
Il paziente si recherà con la prescrizione da uno degli istruttori
coinvolti nel progetto per ricevere un programma di allenamento
personalizzato, da praticare anche nelle palestre pubbliche alle quali
potrà accedere gratuitamente.
Un’attività fisica regolare riduce i costi sanitari correlati alle
malattie metaboliche, cardiovascolari e anche ai tumori. Riduce la
morbidità e la spesa per i farmaci. Sono teorie dimostrate e supportate
da numerosi studi scientifici.
Livio Luzi, preside della facoltà di Scienze motorie dell'università di Milano parla di «iniziativa molto positiva che tutte le regioni italiane dovrebbero imitare. Un'attività fisica regolare - spiega - riduce i costi sanitari
correlati alle malattie metaboliche, cardiovascolari e anche ai tumori
che in definitiva si traduce in una riduzione della morbidità e della
spesa per i farmaci. Sono teorie dimostrate e supportate da numerosi studi scientifici e - conferma - è
un progetto che sicuramente darà buoni risultati, anche se non nel
breve termine, ad eccezione dei soggetti diabetici, nei quali l'attività
motoria ha un effetto terapeutico che si concretizza nella riduzione delle dosi di farmaci assunti già dopo 6 mesi».
Il merito di questa iniziativa, conclude Luzi, «è
di aver compreso come l'accesso gratuito, unito alla raccomandazione del
medico, possa costituire un giusto incentivo per avvicinare le persone
alla pratica dell'esercizio fisico».
Promuovere l’attività fisica è molto importante, anche per contribuire a
ridurre il tempo dedicato ad occupazioni sedentarie e rendere le
persone più attive e meno stressate. Così come è grande la
responsabilità delle Istituzioni, ai fini di incoraggiare una vita
all’aria aperta fatta di movimento e attività, allo stesso tempo è
compito dei singoli soffermarsi a pianificare uno stile di vita che
preveda, durante la settimana, il tempo per dedicarsi allo sport. Basta
poco, per stare meglio.
(Fonti: Varie)
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