giovedì 9 agosto 2012

L'inattività fisica : mortale come il fumo!

Mentre 2 miliardi di persone, sul proprio divano, seguivano il fantastico Bolt vincere l'oro ai 100 metri, molti di loro non sapevano che quello stesso divano li avrebbe uccisi.
Uno studio scientifico pubblicato su The Lancet ha portato l'attenzione sull'inattività fisica, dicendo che è mortale tanto quanto il fumo. Muoversi poco fa male e se ne può morire.Si stima che ogni anno 5,3 milioni di personemuoiono nel mondo a causa dell’inattività fisica, un dato importante e allarmante. 
I dati pubblicati su The Lancet sono stati raccolti da un gruppo di 33 ricercatori provenienti da diversi Paesi del mondo in occasione dell'uscita della rivista dedicato allo sport e all’Olimpiade 2012: mentre il mondo sta seduto sul divano a guardare i pochi atleti virtuosi far movimento ci si dimentica di svolgere anche il minimo indispensabile di attività fisica quotidiana, e non stiamo parlando di attività fisica vera e propria. Gli studiosi sostengono che anche 30 minuti di passeggiata blanda almeno 5 giorni a settimana, ( per fare la spesa, i lavori di casa, di giardinaggio!) aiutano il nostro corpo a tenersi in forma. Per non parlare di fare 20 minuti di sport almeno 3 volte a settimana (corsa, nuoto, bici, ma anche fare le scale o allungare il passo al parco sotto casa), attività che diminuirebbe il rischio di morire per malattie cardiovascolari! 
L'inattività è un male mondiale che in quanto tale andrebbe curato con interventi governativi, soprattutto nei Paesi occidentali più industrializzati, dove la soglia di attività fisica è più bassa che altrove. Infatti gli studi statistici  registrano preoccupanti tassi di sedentarietà tra i giovanissimi: nella fascia di età tra i 13 e i 15 anni 4 ragazzi su 5 non si muoverebbero abbastanza.
Ma con l'aumentare dell'età aumenta, purtroppo, anche il numero di persone che non si muove e tende a scendere il numero di minuti quotidiani dedicati a una passeggiata, o a un po’ di sport. E cosa ancora più allarmante (visto che sono nella categoria) le persone più sedentarie sarebbero le donne che optano per stili di vita sedentari. 
Ad avvolarare lo studio scientifico, entrano in campo, i numeri di morti per inattività fisica: nel 2008 furono 5,3 milioni su un totale di 57 milioni di morti in tutto il mondo per malattie. Dunque uno su dieci, in misura analoga a i decessi causati da patologie come diabete, cancro ai polmoni, malattie del cuore cosi come i decessi causati da altre cattive abitudini mortali, come le sigarette, o all’obesità dovuta a uno stile alimentare insano. Lo stesso studio ha anche provato a fare una proiezione sulla soluzione al problema: se il livello di inattività calasse almeno del 10 per cento, si potrebbero salvare ogni anno mezzo milione di vite umane, e si darebbe anche una forte riduzione a quelle malattie correlate alla mancanza di attività fisica e di conseguenza all'obesità.


                                                                                                                           (Fonti: Varie)

Nessun commento:

Posta un commento