lunedì 25 marzo 2013

Le bibite gassate provocano la morte

Allarme dagli Stati Uniti: le bibite zuccherate hanno causato nel 2010 più di 180 mila decessi. In Italia sono quasi 23 milioni le persone che dichiarano di bere bevande gassate e di questi ben 6,5 milioni circa dichiara di farlo regolarmente. La Coldiretti chiede di rendere immediatamente operativa la legge "Balduzzi" sulla Sanita' approvata dal parlamento che prevede l'obbligo di aumentare la percentuale di succo dal 12 per cento al 20 per cento nelle bibite.
Ogni anno si contano migliaia di morti a causa delle bibite gassate. I danni alla salute sono notevoli e, pertanto, l’appello della comunità medica si fa sempre più pressante, affinché vengano protetti soprattutto i più piccoli.
Negli Stati Uniti si contano, solamente nel 2010, 25 mila decessi per abuso di zucchero derivato dall’assunzione di bevande gassate: le lattine hanno provocato, sostanzialmente, 133 morti per diabete, 44 mila per attacchi cardiaci e 6 mila per tumore. Le bevande edulcorate, dunque, hanno provocato 38 mila morti in America Latina, 11 mila morti nell’Eurasia centro-orientale. Come hanno sottolineato i ricercatori, “Il 78% di questi morti, causate dall’abuso di bevande zuccherate, si concentra nei Paesi mediamente o scarsamente sviluppati,”. Il Messico conta il maggior numero di vittime.
In Italia l'allarme sul consumo di bibite e' amplificato da un pericoloso abbandono dei principi base della dieta mediterranea che e' universalmente conosciuta come importante nella prevenzione delle malattie e che ha fino ad ora garantito agli italiani una vita media di 79,4 anni per gli uomini e di 84,5 per le donne, tra le piu' elevate al mondo.
Nel corso del 2012, infatti, molti italiani hanno abbandonato i principi base della dieta mediterranea con un calo nei consumi familiari di pesce fresco (-3 per cento), vino (-3 per cento), ortofrutta (-2 per cento) e olio di oliva (-1 per cento) anche se hanno portato in tavola piu' pasta (+1 per cento), secondo le elaborazioni Coldiretti su dati Ismea.
                                                             
                                                                                                (Fonti Varie)
 

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