mercoledì 3 aprile 2013

La palestra come cura: parte la sperimentazione in Francia

L'Accademia nazionale di medicina di Parigi ha proposto dare l'opportunità ai medici di base di prescrivere lo sport con ricetta rimborsabile dalla previdenza sociale come se fosse un farmaco. Sperimentazione al via a Strasburgo.

Anche se oggi gran parte dell’attenzione relativa alla salute dell’individuo è spesso concentrata sull’alimentazione, studi recenti dimostrano che persone moderatamente attive, sopratutto nella seconda e terza parte della vita, hanno più probabilità di evitare morte prematura e malattie gravi.
A giovare della pratica sportiva sono il corpo e l'interazione sociale. Inoltre, tra gli adoloscenti, chi pratica sport ha meno probabilità di soffrire di problemi mentali come depressione e ansia. 
Oggi la medicina riconosce senza ombra di dubbio che l’attività fisica svolge un ruolo importante nel garantire una buona salute.  Questo dipende sostanzialmente dal fatto che una vita fisicamente attiva induce modificazioni e adattamenti organici che risultano positivi dal punto di vista della funzionalità d’organi ed apparati. I benefici dell’attività fisica sono molteplici e universalmente riconosciuti: minore rischio di obesità e di malattie cardiache, maggiore resistenza di muscoli e ossa, migliore salute mentale e psicologica. L’attività fisica aggiunge anni alla nostra vita e vita ai nostri anni.
Per questo motivo a Strasburgo è partita una sperimentazione che rivoluzionerà la vita di molti francesi. L'Accademia nazionale di medicina di Parigi ha proposto infatti di inserire lo sport tra le terapie prescrivibili dal medico di base e rimborsabili dalla previdenza sociale. La cittadina francese cercherà di contrastare la sedentarietà dei suoi abitanti con l’aiuto del medico di famiglia, che sulla ricetta dovrà indicare al paziente il tipo di sport da praticare e con che intensità. Il paziente si recherà con la prescrizione da uno degli istruttori coinvolti nel progetto per ricevere un programma di allenamento personalizzato, da praticare anche nelle palestre pubbliche alle quali potrà accedere gratuitamente.
Un’attività fisica regolare riduce i costi sanitari correlati alle malattie metaboliche, cardiovascolari e anche ai tumori. Riduce la morbidità e la spesa per i farmaci. Sono teorie dimostrate e supportate da numerosi studi scientifici.  
Livio Luzi, preside della facoltà di Scienze motorie dell'università di Milano parla di «iniziativa molto positiva che tutte le regioni italiane dovrebbero imitare. Un'attività fisica regolare - spiega - riduce i costi sanitari correlati alle malattie metaboliche, cardiovascolari e anche ai tumori che in definitiva si traduce in una riduzione della morbidità e della spesa per i farmaci. Sono teorie dimostrate e supportate da numerosi studi scientifici e - conferma - è un progetto che sicuramente darà buoni risultati, anche se non nel breve termine, ad eccezione dei soggetti diabetici, nei quali l'attività motoria ha un effetto terapeutico che si concretizza nella riduzione delle dosi di farmaci assunti già dopo 6 mesi».
Il merito di questa iniziativa, conclude Luzi, «è di aver compreso come l'accesso gratuito, unito alla raccomandazione del medico, possa costituire un giusto incentivo per avvicinare le persone alla pratica dell'esercizio fisico».
Promuovere l’attività fisica è molto importante, anche per contribuire a ridurre il tempo dedicato ad occupazioni sedentarie e rendere le persone più attive e meno stressate. Così come è grande la responsabilità delle Istituzioni, ai fini di incoraggiare una vita all’aria aperta fatta di movimento e attività, allo stesso tempo è compito dei singoli soffermarsi a pianificare uno stile di vita che preveda, durante la settimana, il tempo per dedicarsi allo sport. Basta poco, per stare meglio.
 
                                                                                                                           (Fonti: Varie)

Nessun commento:

Posta un commento