martedì 7 maggio 2013

Piloga: la moda 2014

Come ogni disciplina sportiva che si rispetti anche questa nasce in America, e si appresta a diventare di moda con l'apertura del nuovo anno sportivo.
Il Piloga non è altro che l'incrocio tra il Pilates e lo Yoga e, dicono gli esperti, si appresta a scavlcare anche la tanto famosa Zumba e il tnto osannato Pilates.
Quindi da prossimo Settembre le palestre organizzeranno corsi di Piloga promettendoci chissà quali risultati e quali miracoli, come ogni nuova disciplina che si rispetti.
Ma vediamo in dettaglio di cosa si tratta.
È un incrocio delle due attività-cult del momento e punta al benessere psicofisico totale, permette di avere il controllo sul proprio corpo, la consapevolezza della respirazione, essere padroni di ogni muscolo e di ogni movimento, avere una postura equilibrata e una maggiore elasticità, seguite da chi è alla ricerca di un allenamento tonico, riequilibrante e rilassante, che agisca anche su anima e corpo, con effetti detox e antistress.
L’obiettivo del Piloga, chiamato anche Yogilates, è la messa a punto di un protocollo di lavoro che esalti le caratteristiche di concentrazione dello Yoga fondendole insieme a quelle più spiccatamente fisiche del Pilates. Joseph H. Pilates, inventore dell’omonimo e fortunato metodo si ispirò per la sua creazione allo Yoga proprio per le eccellenti caratteristiche legate al controllo, alla concentrazione e la respirazione. Questo metodo vuole andare oltre l’insegnamento di Pilates. Il fine è di riuscire a unire insieme le posizioni statiche dello Yoga (Asana) e gli esercizi del Pilates.
Il termine Yoga deriva dal sanscrito e significa giogo, unione. L’interpretazione è proprio quella di aggiogare il corpo al controllo della mente. Nel corso degli anni, i diversi maestri e le diverse filosofie hanno dato origine ad innumerevoli tipologie di Yoga. Quella forse più conosciuta e che ha una componente fisica più forte è l’Hatha-Yoga. Ogni posizione viene tenuta in maniera statica e ripetuta diverse volte sfruttando la concentrazione e la respirazione.
Quelle più conosciute sono ad esempio quella dell’albero, della montagna, della barca o del fulmine. Il risultato è un allenamento che in un'unica seduta permette di massimizzare i benefici di entrambe, agendo sull'allineamento posturale e sul baricentro del corpo.
Il punto fonte di tale nuova tecnica è sicuramente la possibilità di svolgere un movimento graduale, che non conosce traumi, strappi e sforzi sbilanciati: ogni posizione viene raggiunta nell’assoluta calma e concentrazione, ascoltando il proprio corpo, gli equilibri ed i limiti che ci impone.
Dall’esterno il movimento appare bello ed elegante, poiché non conosce pause o elementi di rottura, ma avviene in maniera continua, dalla posizione iniziale fino ad arrivare all’evoluzione finale ed al raggiungimento del livello massimo di estensione ed allungamento.

                     

                                                                                                                     (Fonti: varie)

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