4 Febbraio: Giornata mondiale contro il cancro
Nel novembre del 2007 è stata pubblicata un’importante review nella
quale sono stati riesaminati tutti gli studi esistenti sul rischio
riguardante diversi tipi di cancro in base allo stile di vita scelto.
Questa review, pubblicata congiuntamente dal World Cancer Research Fund
(WCRF) e dall’American Institute for Cancer Research (AICR), mettendo
insieme le ricerche di alta qualità e l’esperienza scientifica
internazionale, fa il punto della situazione sulla conoscenza delle
relazioni tra alimentazione, caratteristiche del corpo, attività fisica e
i diversi tipi di cancro. Solo il 5-10% dei tumori sono di origine ereditaria e chi presenta dei
geni promotori del cancro non necessariamente svilupperà un tumore (ma
presenta un rischio più elevato rispetto alla maggior parte della
popolazione). L’esposizione a fattori ambientali che causano il
danneggiamento dei geni è certamente uno dei più importanti fattori che
possono favorire o meno lo sviluppo di tumori. Sebbene non si possano
evitare tutti gli agenti cancerogenici, ci sono diversi aspetti della nostra vita quotidiana che possono essere
modificati per prevenire il danneggiamento del DNA, come ad esempio una
dieta salutare e la scelta dello stile di vita.
In un periodo di 5 anni, più di 20 tra i migliori scienziati del mondo
hanno esaminato una serie di lavori scientifici internazionali
commissionati in modo specifico per esaminare come i fattori che
modificano lo stile di vita possono influire sul rischio del cancro.
Nonostante per l’uomo sia ideale praticare un’attività fisica regolare,
negli ultimi anni il
livello di attività fisica continua a diminuire. Il lavoro è diventato
sempre più sedentario e la mancanza di attività costituisce un importante fattore di rischio per il sovrappeso e per
l’obesità, che a loro volta aumentano il rischio di diversi tipi di
cancro. La review sostiene la teoria che gli uomini si sono evoluti e
adattati per essere fisicamente attivi nella vita e che la sedentarietà
odierna non è salutare. Non
tutti sanno che l’attività fisica, oltre ad avere un ruolo
preventivo nei confronti delle malattie cardiovascolari, del diabete
e dell’obesità, contrasta l’insorgenza di altre malattie, come
il decadimento mentale senile, la depressione, la disfunzione
erettile dell’anziano, ed anche alcuni tumori, in particolare il
cancro del colon e della mammella. Che l’esercizio fisico sia un toccasana è cosa risaputa, ma da oggi
sappiamo che per chi è guarito da un tumore potrebbe profilarsi come un
autentico farmaco miracoloso. Secondo il Macmillan Cancer Support,
l’attività fisica può beneficiare particolarmente le persone sottoposte a
trattamenti contro il cancro e aiuta a prevenire il ritorno della
malattia.
Pertanto oggi si sollecitano i medici a prescrivere esercizio fisico piuttosto che
raccomandare ai pazienti solo riposo. Una rassegna di oltre 60 studi ha
evidenziato che essere attivi durante il trattamento non peggiora la
fatica, ma anzi produce effetti positivi sull’umore e sul benessere. Una
volta terminato il trattamento anti-tumorale, l’esercizio aiuta infatti
a ridurne gli effetti collaterali e indesiderati, come gonfiore, ansia,
depressione, stanchezza, difficolta’ motorie e cambiamenti di peso.
Purtroppo,
però, almeno il 60% della popolazione mondiale non raggiunge i
livelli di attività fisica minimi che sarebbero indispensabili per
la salute. Dai dati ISTAT del 2012 oltre il 40% degli italiani
risulta sedentario.
L’attività
fisica influenza numerose funzioni dell’organismo umano
potenzialmente correlate con il rischio di tumori: la funzionalità
cardiovascolare e polmonare, la motilità intestinale, la produzione
di ormoni, il bilancio energetico, la funzionalità immunitaria, la
produzione di anti ossidanti e la riparazione del DNA. L’associazione
fra inattività e cancro del colon è quella più forte e meglio
documentata. Gli effetti negativi della sedentarietà possono in
parte spiegare la maggior frequenza del cancro del colon nelle
nazioni industrializzate e nelle aree urbane. Già nel 1995 uno
studio su oltre 47.000 sanitari americani di sesso maschile ha messo
in evidenza un’associazione inversa tra sedentarietà e cancro del
colon (con un dimezzamento del rischio nei soggetti attivi) e fra
sovrappeso e cancro del colon, particolarmente marcata in presenza di
una distribuzione addominale del grasso, con un rischio relativo pari
a 0.53. Studi successivi hanno confermato questa associazione. Anche
il rischio di carcinoma della mammella si riduce del 14-30% con
l’attività fisica e vi è una correlazione
dose-risposta, anche se l’associazione è minore che per il cancro
del colon. Tra i meccanismi proposti per spiegare l’effetto
protettivo, la riduzione del grasso corporeo e la riduzione
dell’insulina e di altre proteine circolanti che influenzano la
disponibilità di estrogeni ed insulina. L’effetto
protettivo si verifica anche nelle donne in terapia ormonale
sostitutiva.
In
conclusione, l’attività fisica ha un ruolo crescente nella
prevenzione dei tumori. Per chi
è già attivo, bisogna tenere presente che per il mantenimento della
salute, e quindi anche per la prevenzione dei tumori, sono
consigliati 30 minuti di attività fisica, ad esempio cammino a passo
spedito o bicicletta, 4-7 giorni alla settimana, oppure 10.000 passi
al giorno. Per essere efficace l’attività
deve avere una intensità sufficiente a produrre una certa
sudorazione ed accelerazione del battito cardiaco.
Per
quanto riguarda chi vuole iniziare è bene farlo molto gradualmente, ad esempio misurando il
numero di passi effettuati abitualmente ed aumentandoli di 500 ogni
due settimane; o iniziando da 15 minuti di cammino al giorno e
aumentando il cammino veloce di 3 minuti alla settimana fino a
raggiungere i tempi consigliati. Molto importante sarebbe, per la
maggior parte delle persone, trovare un amico o un gruppo con cui
svolgere l’attività. Altri possono preferire invece di portare
giornalmente a spasso il proprio cane. E
se proprio l’attività fisica non ci piace? Bè, innanzitutto c’è
chi detesta la palestra, il nuoto o la corsa, ma magari ama ballare o
fare giardinaggio, o viceversa. Quindi si può provare a passare in
rassegna le varie opportunità di muoversi senza limitarsi a quelle
“classiche”. Per la maggior parte delle persone, l’attività
fisica non solo fa bene alla salute, ma è anche molto piacevole,
specie se svolta in compagnia.
La scelta di adottare un’alimentazione attenta e uno stile di vita sano
già da giovani e mantenendola nel corso della vita, vi aiuterà a ridurre
il rischio di alcune condizioni patologiche come l’obesità,
l’ipertensione, il diabete e alcuni tipi di tumore. Possiamo seguire una
dieta salutare attraverso l’assunzione bilanciata di alimenti,
consumando alcuni cibi con moderazione e includendo un’ampia varietà di
alimenti differenti.
(Fonti: Varie)
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