giovedì 12 aprile 2012

Sport all'aria aperta: meglio al mattino

È ecologico, fa bene al sistema cardiovascolare, mantiene il cuore in forma, allena all’ascolto dei ritmi del corpo, e c’è chi paragona i suoi effetti a quelli di una meditazione trascendentale. Allora cosa aspettate ad iniziare a correre? Dalla vostra parte anche la primavera che risveglia e invoglia all’open air.
Quindi, primo passo: scegliete il parco giusto, lontano dal traffico e dallo smog, meglio se vi offre percorsi in terra battuta e ghiaia, le vostre caviglie ammortizzeranno senza conseguenze. La mattina presto o nel tardo pomeriggio, l’aria è più pulita, e vi rigenererete anche i polmoni. Se correte a digiuno costringerete il vostro organismo a bruciare i grassi, visto che gli zuccheri non li avete ancora ingeriti. Alcuni ricercatori americani hanno evidenziato come correre 45 minuti al giorno, 5 volte alla settimana, aumenta del 14/15 % il valore di HDL, il colesterolo buono a discapito di quello cattivo. Il sole farà il resto, rimineralizzerà le vostre ossa con una buona dose di vitamina D e scioglierà tutto lo stress, l’ansia e le tensione accumulate durante l’inverno.
D’altronde, sono sempre di più gli italiani che scelgono di fare sport all’aria aperta. Su un campione di 50 mila ricerche effettuate nell’ambito degli acquisti online di attrezzature sportive (circuito 7pixel.it), il 59% dei clic è ricaduto su quelli dedicati agli sport open air.
La bicicletta svetta in testa con il 30% delle preferenze, seguono le scarpe da running con il 25%. In coda, skateboard e rollerblade al 4%. Secondo fonti Istat, un italiano su 3 fa sport: praticamente 18 milioni e 800 mila, il 32,1% della popolazione. Il numero dei maratoneti ammonta a 35.922. Di cui 4.683 sono donne. A questi si aggiungono gli sportivelli a metà, ovvero chi svolge un’attività fisica senza praticarla con costanza, e qui rientrano i nostri runner di primavera. Poi ci sono quelli “di quando gli gira”: il 28,2%. Dei 23 milioni e 300 mila sedentari che rimangono (il 39,8 per cento della popolazione) i più pigri li troviamo in Sicilia con il 57%, seguono i campani e pugliesi (rispettivamente il 56,3% e il 57,2 %). Per costanza e rendimento, i bolzanesi vincono su tutti. Sarà l’aria di montagna?


                                                                                     (Fonte: www.leggo.it)

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