mercoledì 4 luglio 2012

La ricetta della salute

Mangiare poco non basta per vivere più a lungo. È dimostrato che la restrizione calorica possa rallentare la comparsa di patologie correlate con l'invecchiamento ed allungare la vita. Ma se alla dieta non si abbina il movimento lo sforzo potrebbe essere vano. Lo sostengono i ricercatori del Buck Institute for research on aging di Novato, in California, con un esperimento condotto sui moscerini della frutta e pubblicato oggi sulla prestigiosa rivista Cell Metabolism. «Abbiamo scoperto che nei moscerini la restrizione calorica causa un aumento del metabolismo dei grassi nei muscoli e quindi una maggiore attitudine a muoversi» spiega Pankaj Kapahi, che ha diretto la ricerca. «Il maggiore movimento indotto dalla dieta incrementa esso stesso il turnover del grasso muscolare e ottimizza quindi il risultato allungando in effetti la vita. I moscerini che invece non potevano muoversi non hanno vissuto più a lungo nonostante fossero stati sottoposti alle stesse ristrettezze caloriche degli altri». I ricercatori hanno scoperto che nel meccanismo attivato dal binomio dieta e movimento si assiste ad una maggiore espressione dell'ormone AKH, equivalente al nostro glucagone che permette il controllo dei livelli di glucosio nel sangue ed incrementa il metabolismo dei grassi allungando quindi la durata della vita. Gli studiosi perciò concludono che la semplice restrizione alimentare senza un incremento del movimento può  non avere benefici anche per gli esseri umani.

                                                                             (Fonte: www.leggo.it)

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