A maggio uscirà il
libro di Max Di Franco, il centrale della Cmc Ravenna : “Il bambino che sogna” (autori MAX DI FRANCO e LILLO CAFIERI edito da ANDREA MUCCIOLO di GALASSIA ARTE ) che racconta vent’anni di storia, a partire dalla lettera che Max
scrisse da 14enne a squadre di serie A per chiedere di fare un provino.
In seguito uscirà il documentario “La lettera: il bambino che sogna”.
In attesa del film.
“Il bambino che sogna’ e’ molto piu’ che un libro: e’ la storia, vera,
di Max Di Franco, un ragazzino certamente fuori dal comune. Nato nel
1978 in un piccolo paese dell’entroterra siculo, gia’ nei suoi primi
mesi di vita, Max si rivela un piccolo fenomeno: cresce, cresce a
dismisura e questa sua altezza inconsueta, inizialmente, lungi dall’
essere vista come una potenzialita’ da sfruttare, diventa per gli altri
un motivo di
discriminazione a causa della sua diversita’, problema da non sottovalutare sopratutto
quando si e’ ragazzini. Ma Max, forte dell’appoggio familiare e
confidando nei suoi sogni, compie un gesto che gli cambiera’ la vita:
scrive una lettera , ‘la’ lettera, ad un famosissimo club di volley, la
Sisley di Treviso, che spesso aveva visto in
tv durante quegli anni di vero e proprio ‘boom’ della pallavolo
nazionale. Incredibilmente, la sua vita cambia del tutto: un provino con
il famoso
club, gli consente di abbandonare, appena adolescente, il piccolo paese del
nisseno, per rincorrere i suoi sogni. Seguono anni di lavoro e
sacrifici, ma i suoi sforzi vengono premiati: la sua carriera infatti
approda in prima squadra,
in serie A, e addirittura anche in Nazionale. Ma cosa c’e’ dietro tutto
questo? I segreti, i sogni, la fatica, il sudore, i momenti di sconforto
e quelli di felicita’ di Max fanno da cornice a questo
libro, il cui scopo e’ quello di far conoscere una bella storia di
riscatto personale e sociale, partendo dal principio che non esiste mai
una strada tracciata a priori che determina la nostra vita, ma siamo noi
con la nostra volonta’, gli sforzi e i sacrifici a preparare il terreno
per scrivere una storia nuova, che ci porti anche lontano senza
dimenticare le radici e da
dove proveniamo. Una storia che insegna a non mollare mai, nemmeno quando tutto sembra
avverso e che soltanto credendo nei nostri sogni, potremo realizzare un futuro
migliore per noi e per chi ci sta accanto. Cosi’ come ha fatto ‘ il bambino che sogna’.
(Fonte: http:www.gazzetta.it)
(L'uso di articoli, foto e video sono stati autorizzati dal Sig. Max Di Franco)
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