

Questo disturbo si fonda su un senso di insicurezza del sé corporeo per
cui le persone hanno un bisogno ossessivo di apparire sempre abbronzate e se ciò non accade entrano in ansia e non si sentono
sicure di sé. Il tono dell'umore, l'autostima e il senso di benessere
sono quindi direttamente proporzionali al livello di abbronzatura. I tanoressici
hanno dimostrato un basso livello di attenzione nei confronti dei
pericoli che la loro dipendenza può loro provocare. In pratica
preferiscono avere qualche ruga in più e rischiare la comparsa di tumori
della pelle ma non rinunciare ad avere un aspetto abbronzato”.
Inutile dire che, con l'estate in arrivo, i tanoressici sono più esposti ai rischi derivanti da un'eccessiva esposizione solare, come la formazione di nei, rughe e melanomi.Non solo arrossamenti, eritemi e ustioni, ma anche melanomi maligni, varie forme di carcinoma e invecchiamento cutaneo. Questi i rischi che corre chi “abusa” del sole senza proteggersi. E se il 71% degli italiani sembra essersi ormai convinto della necessità di utilizzare opportune creme filtranti scelte in base alle caratteristiche della propria pelle, il restante 29%, praticamente 3 connazionali su 10, rifiuta ancora l'idea di una tintarella intelligente. E nella maggior parte dei casi lo fa per ragioni ''quantomeno curiose, purtroppo indice di una certa ignoranza''. Parola degli specialisti del Gruppo italiano di fotodermatologia (Gifde) della Società italiana di dermatologia e venereologia (Sidev), che hanno condotto un'indagine in materia.
Inutile dire che, con l'estate in arrivo, i tanoressici sono più esposti ai rischi derivanti da un'eccessiva esposizione solare, come la formazione di nei, rughe e melanomi.Non solo arrossamenti, eritemi e ustioni, ma anche melanomi maligni, varie forme di carcinoma e invecchiamento cutaneo. Questi i rischi che corre chi “abusa” del sole senza proteggersi. E se il 71% degli italiani sembra essersi ormai convinto della necessità di utilizzare opportune creme filtranti scelte in base alle caratteristiche della propria pelle, il restante 29%, praticamente 3 connazionali su 10, rifiuta ancora l'idea di una tintarella intelligente. E nella maggior parte dei casi lo fa per ragioni ''quantomeno curiose, purtroppo indice di una certa ignoranza''. Parola degli specialisti del Gruppo italiano di fotodermatologia (Gifde) della Società italiana di dermatologia e venereologia (Sidev), che hanno condotto un'indagine in materia.

(Fonti: varie)
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