venerdì 4 maggio 2012

Odi la carne? E' colpa del tuo dna

Uno studio ha dimostrato che dietro la repulsione alla carne si nasconderebbe una combinazione di geni, infatti la versione di un gene olfattivo rende l'odore gradevole o no.

La scoperta arriva da una ricerca del Norwegian University of Life Sciences (Norvegia), e del Duke University Medical Center (USA), diretta dalla dottoressa Kathrine Lunde e pubblicata su "PloS One".  Gli scienziati hanno notato che una combinazione particolari di geni determinerebbe l’avversione all’odore della carne cotta, una delle motivazioni principali di coloro che si dirigono verso il vegetarianesimo. Secondo i ricercatori, il 70 per cento della popolazione ha due copie funzionali di un gene legato all’odore dell’androstenone, ormone presente nei mammiferi maschi e soprattutto nel maiale. L’ormone in questione non si trova però negli animali castrati in commercio. La squadra della dottoressa Lunde si è confrontata con diversi volontari, mettendogli di fronte diversi piatti a base di carne suina e valutando le reazioni. Dopodiché, si è analizzato il loro DNA. L'incrocio dei controlli ha fatto emergere come tutto dipendesse dal gene di un recettore olfattivo. Detto altrimenti, una sua variante rendeva gradevole il maiale, un'altra lo rendeva sgradito. “Il risultato è chiarissimo -ha spiegato il responsabile dello studio, Hiroaki Matsunami- chi era in possesso di due coppie del gene era sensibile all’androstenone, mentre chi aveva una copia o zero non lo era. Dovremmo replicare l’esperimento in zone dove il maiale è ormai al bando da secoli come il Medio Oriente o dove non è mai arrivata come al Polo Nord”.

Lo studio potrebbe svelare molti meccanismi nascosti dietro la pratica vegetariana, visto che dimostra per la prima volta che il Dna può influenzare la percezione di un sapore. Secondo lo studio quindi i vegetariani potrebbero essere geneticamente ipersensibili all’odore della carne. Inoltre, sempre secondo i ricercatori, l’influenza ambientale avrebbe una grossa responsabilità sull’evoluzione genetica degli individui “Ad esempio -si legge nell’articolo- il gene è spento in zone in cui la carne di maiale è la fonte primaria di cibo. Per avere nuove evidenze sarà necessario studiare persone di etnie diverse”.

                                                                                                       (Fonti: Varie)

 

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