giovedì 1 dicembre 2011

Culotte de Cheval come trattarle?

Le fastidiosissime “culotte de cheval” sono tra gli inestetismi del corpo più difficili da nascondere. Sono costituite da un accumulo di grasso localizzato sulla parte esterna delle cosce e caratterizzate da una pelle spesso irregolare per la presenza di noduli sottocutanei, avvallamenti e buchi superficiali.
Questi inestetismi sono dovuti essenzialmente a fattori costituzionali, e sono aggravati da squilibri alimentari, predisposizione a disturbi circolatori, uso di indumenti troppo stretti e stile di vita sedentario. Sono questi ultimi i fattori sui quali naturalmente bisogna operare per evitare l'insorgere o l’aggravarsi di questo problema.
In medicina esistono dei rimedi poco invasivi che si possono provare prima di dover ricorrere alla chirurgia. “Tutte le tecniche di medicina estetica - afferma il Prof. Roberto d’ Alessio Specialista in Chirurgia Plastica e Chirurgia e Chirurgia Maxillo-Facciale Direttore Chirurgia Plastica Ospedale Cardarelli Napoli - possono dare qualche risultato, anche quelle attualmente più “di moda” come la carbossiterapia e il lipodissolve. Il problema però è che non è possibile prevedere il livello di miglioramento che si può conseguire con uno di questi rimedi. Sono infatti tecniche che rispondono diversamente a seconda del soggetto sul quale vengono applicate; inoltre è sempre necessario abbinare ad esse un regime dietetico e un'attività fisica adeguata e, infine, sono metodiche che richiedono diverse sedute per essere efficaci e quindi molto tempo a disposizione da parte delle pazienti”.
Pertanto se si ha fretta di sfoggiare una silhouette gradevole non resta che ricorrere alla liposcultura, che oggi può essere effettuata con tecniche poco traumatiche e quindi con minor gonfiore e una più rapida ripresa, inclusa la possibilità di andare al mare naturalmente con le dovute cautele. Trattandosi di una zona limitata del corpo, le “culotte de cheval” si possono trattare in day-hospital con un’anestesia locale in modo da avere tempi di recupero decisamente più contenuti.

Ecco di seguito 5 esercizi per combatter questo problema...

Per combattere le culotte de cheval, i cuscinetti di adipe che si accumulano tra glutei e cosce delle donne, ecco cinque esercizi mirati. Sono da fare a casa, tre volte a settimana, la mattina o la sera per almeno mezz'ora. L'intensità del movimento dev'essere alta, in modo da permettere solo poche ripetizioni ma eseguite al meglio, i  primi risultati? Dopo due mesi di attività costante.

1. GLI AFFONDI
Posizione eretta, braccia lungo le spalle, fai un passo di mezzo metro circa con la gamba sinistra e piegati, tenendo la schiena dritta perpendicolare al pavimento e facendo in modo che il ginocchio non superi la punta del piede. Rimani in posizione cinque secondi e torna al punto di partenza. Ripeti con la gamba destra, dieci volte per gamba. Puoi potenziare gli effetti dell'esercizio tenendo in mano due bottiglie di acqua da due litri l'una. 

2. I PIEGAMENTI
In piedi, con le spalle al muro, esegui quindici piegamenti sulle gambe: con i glutei sfiora la parete e poi rialzati. I piedi sono divaricati non oltre la larghezza del bacino.

3. LA SPUGNA
Supina, gambe piegate perpendicolari al pavimento, braccia appoggiate lungo il corpo. Solleva i glutei e da questa posizione strizzali come se fossero una spugna, ripeti dieci volte e poi torna alla posizione di partenza. Tre sequenze.

4. LE APERTURE
Distenditi sul lato destro e inclina leggermente il corpo in avanti. Solleva la gamba sinistra fino a formare un angolo di 30 gradi col pavimento, mantieni la gamba sollevata senza piegare il busto. Espira quando sollevi la gamba e inspira abbassandola (15 volte per gamba).
 
5. GLI SLANCI
Mettiti in ginocchio, a terra, in posizione a quattro zampe. Alza la gamba destra parallela al pavimento e allineata alla schiena. Da qui esegui dieci piccoli slanci verso l'alto controllando il movimento, che deve essere lento e regolare. Tre sequenze da dieci per gamba.



                   


                                                                                                                             (Fonti: Varie)




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