venerdì 6 gennaio 2012

Il tumore alla gola

Il sesso orale aumenta il rischio di tumore alla gola più di quanto faccia il fumo. Un rapporto orale non protetto espone maggiormente a questo pericolo nelle persone al di sotto dei 50 anni. Ne sono convinti gli esperti della Ohio State University di Columbus (Usa), che ne hanno parlato in occasione della conferenza annuale dell'American Association for the Advancement of Science a Washington DC. Tutta colpa di un virus, il Papillomavirus umano (Hpv), trasmissibile anche attraverso questo tipo di rapporti sessuali. L'Hpv è attualmente più conosciuto come principale causa del tumore al collo dell'utero e a partire dal 2007 è disponibile un vaccino che è in grado di prevenirlo, utilizzato finora solo sulle giovani donne. I medici americani sono dunque convinti che il siero andrebbe assicurato anche ai maschi. I carcinomi della bocca e del tratto oro-faringeo, infatti, vengono solitamente diagnosticati in uomini d'età avanzata con il vizio del fumo e dell'alcol, ma negli ultimi anni si è assistito a un aumento di casi fra ragazzi più giovani.
Maura Gillison dell'ateneo Usa ha imputato questo 'boom' di malattie all'Hpv trasmesso per via sessuale: «Le evidenze scientifiche non confermano ancora se il vaccino possa proteggere dal contagio da Hpv per via orale, ma gli esperti del settori sono ottimisti. Finora, infatti, i prodotti disponibili si sono dimostrati efficaci al 90% in tutte le parti anatomiche in cui sono stati studiati». Le chance di infezione, secondo l'esperta, crescono proporzionalmente al numero di partner sessuali che una persona ha durante la sua vita, e in particolare quelli con cui fa sesso orale. A confermarlo, lo scorso anno, fu uno studio della Johns Hopkins University, che aveva rivelato come l'Hpv esponga a un rischio maggiore di cancro rispetto al fumo e all'alcol. Coinvolse 300 persone mostrando che coloro che hanno più di sei partner sessuali corrono un pericolo nove volte superiore di vedere insorgere una neoplasia, mentre coloro che hanno già avuto una precedente infezione orale da Hpv hanno 32 volte più probabilità di sviluppare il cancro. Un fattore che i ragazzi tengono poco in considerazione, avvertono gli studiosi: «il sesso orale - ha concluso Gillison - viene considerato dai giovani socialmente accettato. È spesso casuale e giudicato meno pericoloso dei rapporti intimi 'verì». Un motivo in più per riflettere sulla possibilità di vaccinare tutti gli adolescenti contro l'Hpv: «se un mio paziente mi chiede se è necessario vaccinare il proprio figlio, io rispondo 'sì, certamentè», ha concluso Gillison.


                                                                       Fonti: (www.leggo.it)

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