domenica 31 luglio 2011

Sleepsex: disturbo del sonno...

Tutti sanno che una persona può parlare, camminare e persino mangiare mentre dorme, ma pochi sanno che può fare anche sesso. 
Per la prima volta al mondo e’ stato registrato e documentato un caso di sleepsex spontaneo. Una donna piemontese di 61 anni si e’ masturbata per alcuni minuti durante un ricovero presso il Night Hospital del Centro di Medicina del Sonno dell’ospedale Molinette di Torino diretto da Alessandro Cicolin. Senza poi ricordare nulla. L’episodio viene descritto in uno studio appena pubblicato su ‘Sleep Medicine’, che ha per oggetto la prima registrazione di un evento parasonnico di tipo sleepsex spontaneo in un soggetto con associato un disturbo del comportamento nel sonno Rem.
Nel corso dell’esame e’ stato registrato un episodio di masturbazione della durata di alcuni minuti, durante il quale era presente un tracciato elettroencefalografico di sonno non-Rem di tipo profondo diffuso, associato ad attivita’ elettrica corticale piu’ rapida localizzata in alcune aree cerebrali. Al momento del risveglio, indotto dal personale, la paziente ricordava nulla. La fortuita registrazione dell’evento, spiegano i ricercatori in una nota, ha consentito da un lato di attribuire con certezza la genesi del disturbo al periodo di sonno non-Rem, dall’altro di confermare la condizione di funzionamento ‘dissociato’ di alcune aree cerebrali.  In pratica, alcune aree sarebbero in condizioni di veglia almeno parziale e altre in sonno profondo durante gli episodi parasonnici, un dato gia’ evidenziato in letteratura. Si tratta di un disturbo che e’ motivo di profondo disagio, personale e nei confronti del partner, che viene raramente riferito al medico. 
I ricercatori hanno setacciato, grazie a un’indagine computerizzata, la letteratura scientifica e i libri di testo alla ricerca di tutte le segnalazioni sull’attività sessuale durante il sonno e sul comportamento sessuale associato a disturbi del sonno. Hanno così compilato una lista «tecnica» delle diverse condizioni distinte in quattro gruppi. Il primo è quello delle parasonnie, gruppo in cui normalmente rientrano gli incubi notturni, il sonnambulismo, il bruxismo, cioè il digrignare i denti di notte, e la sindrome delle gambe senza riposo. Le parasonnie «sessuali» comprendono la masturbazione, i comportamenti sessuali aggressivi, l’accarezzare un’altra persona, i rapporti sessuali con o senza orgasmo. Naturalmente chi adotta questi comportamenti non ne è consapevole. E’ per questo che, in alcuni casi, questa patologia è stata anche sfruttata dagli avvocati per giustificare atti di violenza sessuale.  Nel secondo gruppo, che si può definire dei raptus sessuali, sono compresi il sexi-loquio, gli attacchi di libidine, l’eccitamento sessuale, l’orgasmo e anche i comportamenti sessuali aggressivi. Il terzo gruppo è quello delle situazioni che si manifestano nei momenti di passaggio fra veglia e sonno e viceversa e comprende disturbi come l’ipersonnia grave, l’insonnia cronica grave e la sindrome delle gambe senza riposo. In questo gruppo rientrano: stati di eccitazione sessuale, comportamenti sessuali devianti e compulsivi, aumento della libido, masturbazione e movimenti ritmici del bacino come durante l’atto sessuale. Da ultimo ci sono le condizioni cliniche particolari (è questo il gruppo dove vengono classificate la narcolessia, caratterizzata da un’improvvisa sonnolenza durante il giorno, o i disturbi psicotici legati al sonno) che comprendono le allucinazioni a contenuto sessuale, i tentativi di rivivere situazioni passate di abusi sessuali, comportamenti vari a sfondo sessuale e i rapporti sessuali.La comprensione di questi avvenimenti e dei disturbi del sonno spesso sono incomprensibili persino ai medici. Ma il più delle volte non vanno visti solo come fenomeni originali ma il più delle volte come conseguenze di profondi disagi emozionale e discordia in ambito familiare. Nel caso stretto di sleepsex inoltre può anche comportare conseguenze forensi, nel caso di coinvolgimento di persone non consenzienti.   
Suggerimento finale degli specialisti: chi pensa di avere problemi durante il sonno con o senza contenuti sessuali, è bene che ne parli al suo medico. 

                                                                                                                        (Fonti varie)

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