Buon compleanno Tanga. Era l'estate del 1981 quando Frederick Mellinger lanciò il micro-slip ispirato all'omonimo costume da bagno già popolare da un decennio sulle spiagge brasiliane.
La leggenda racconta invece che una calda estate, questa volta del 1972, Rose Di Primo, modella carioca, tagliuzzò il già non esagerato costume da bagno per partecipare ad una festa sulla spiaggia di Ipanema. E' così che si diede vita a quello che sarebbe diventato la bandiera del paese: il tanga.
Ovviamente apprezzato dalle bellezze locali, il tanga è diventato anche simbolo della rivoluzione sessuale.
In Brasile continua ancora oggi la gara delle ballerine del Carnevale per entrare nel Guinness dei primati per superare il record del costume più succinto: ultimo traguardo i tre centimetri.
Nel 1971 comunque Rose di Primo, di origini italiane, aveva superato un'altra barriera: era stata la prima brasiliana ad apparire nuda su Playboy.
Il tanga fu anche quasi protagonista negli Usa della caduta di un presidente, citato esplicitamente nell'affaire Lewinsky.
E' un indumento che ancora oggi continua a fare scandalo se si pensa che risale solo a poco tempo fa la polemica che ha coinvolto Natalie Portman, nella prima versione del promo, infatti, indossava un tanga mentre in quelli seconda versione alla Portman è stato aggiunto un finto slip in postproduzione. Tempi duri insomma anche per il tanga. E' vero che l'estate che adora il gossip riempie soprattutto i siti di bellezze con i centimetri di costume ridotti al minimo, ma sulle passerelle però gli stilisti è da qualche tempo che cercano di invertire la tendenza, provando a reintrodurre non certo costume intero ma almeno il bikini degli anni Cinquanta, quello che copre non solo le rotondità posteriori ma anche i fianchi.
(Fonti varie)
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