Capita sempre più spesso di incontrare atleti o semplici appassionati di fitness che fanno delle proteine il loro pasto base, come se fossero il macronutriente fondamentale della dieta; in realtà le proteine giocano un ruolo fondamentale nella ricostruzione dei tessuti, mentre il vero carburante principale del nostro corpo rimane sempre il carboidrato.
Infatti, se dovessimo paragonare il corpo umano ad un'autovettura, potremmo immaginare le proteine come i pezzi di ricambio o le parti usurate dell'auto (ad esempio le gomme da sostituire, il filtro da cambiare etc.) mentre i carboidrati come una sorta di benzina. Sappiamo benissimo che un'autovettura senza benzina non potrebbe muoversi, fortunatamente per il corpo umano non funziona allo stesso modo, senza carboidrati, è in grado di continuare a svolgere le sue funzioni cellulari utilizzando appunto le proteine; questo comporterà però una dieta ipoglucidica (Basso Tenore Di Carboidrati) che porterà alla comparsa di chetosi, un'alterazione metabolica caratterizzata dall'accumulo di corpi chetonici, secondario alla riduzione della glicemia e associato a perdita di calcio che, in casi prolungati, porterà ad un aumentato rischio di osteoporosi nonché, in ultimo, alla formazione di calcoli renali. Il Gioco quindi non sembra proprio valere la candela! Ma allora perché, diversi atleti o semplici appassionati di fitness, ricorrono sempre più spesso a queste diete iperproteiche?
Una dieta iperproteica e drasticamente ipoglucidica, consentirebbe in abbinamento ad un adeguato piano di allenamento fisico di ottenere un veloce e consistente aumento della massa muscolare.
Ma le attuali conoscenze in ambito nutrizionale indicano L'alterazione dell'omeostati proteica come un vero e proprio rischio per la salute, il problema principale come detto precedentemente riguarda il sovraccarico renale e non ultimo l'affaticamento epatico conseguente sempre all'eccessivo introito proteico. A questo si aggiunge il rischio di un superamento della capacità tampone antiossidante dell'organismo con il possibile accumulo di elevate concentrazioni di radicali liberi. Un altro elemento importante appare il rischio di alterazione della microflora intestinale il cui corretto sviluppo è strettamente correlato alla presenza nella dieta di carboidrati, fibre, vitamine e sali minerali, nutrienti eliminati nelle diete iperproteiche, L'ultimo aspetto ma non per questo meno importante è la consegue disidratazione extracellulare indotta sempre dalle troppe proteine.
Per concludere nel caotico e confuso mondo delle diete alimentari vi do un ultimo consiglio, se proprio non ne volete sapere di alzare l'introito calorico dei carboidrati e diminuire quello proteico bevete molta acqua, cosi facendo ridurrete i possibili danni renali; danni che comunque a lungo termine non tarderannoa farsisentire visto che troppe proteine sono tossiche per l'organismo come lo sono gli steroidi anabolizzanti. . .
(Fonti: OPTIMUN SPORTS NUTRITION - FITNESS LA GUIDA COMPLETA ISSA ITALY)
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