Da oggi stop ai biberon in policarbonato che contengono bisfenolo A. Per effetto di una direttiva europea infatti non sarà più possibile importare e commercializzare questo tipo di plastica, che dopo anni di ricerche è stata riconosciuta come pericolosa per la salute dei piccolini.
La Commissione Europea ha tenuto conto delle rilevazioni della European Food Safety del 2006, secondo cui “i neonati tra i 3 e i 6 mesi di vita alimentati con biberon in policarbonato/plastica hanno la più alta esposizione al BPA, che diminuisce una volta che l’alimentazione con biberon in policarbonato viene interrotta”.
A disposizione delle mamme rimangono comunque altri tipi di plastica e il vetro, che la stessa direttiva suggerisce come alternativa.
“Il problema del policarbonato è che a contatto con il latte si degrada rilasciando il Bpa – conferma Maria Rosaria Milana dell’Istituto Superiore di Sanità – il vetro invece non ha questi problemi, ed è perfettamente sicuro anche grazie alle linee guida sulla fabbricazione e l’uso che abbiamo elaborato con i produttori e che dovrebbero diventare presto europee”.
La relazione tra vetro e salute è confermata pure dalla crescita nell’utilizzo dei contenitori di vetro in un settore delicato come quello dei farmaci, che nel 2010 ha registrato un vero e proprio boom con una crescita dell’11,79%: “Il vetro – ha affermato Antonio Lui, Presidente della Sezione Vetro Cavo di Assovetro – è uno dei materiali più inerti dal punto di vista chimico e biologico, tanto che i contenitori in vetro sono esonerati dal Reach, il Regolamento Europeo che obbliga l’industria alla registrazione di qualunque materiale o sostanza potenzialmente pericolosa per la salute umana”.
La Commissione Europea ha tenuto conto delle rilevazioni della European Food Safety del 2006, secondo cui “i neonati tra i 3 e i 6 mesi di vita alimentati con biberon in policarbonato/plastica hanno la più alta esposizione al BPA, che diminuisce una volta che l’alimentazione con biberon in policarbonato viene interrotta”.
A disposizione delle mamme rimangono comunque altri tipi di plastica e il vetro, che la stessa direttiva suggerisce come alternativa.
“Il problema del policarbonato è che a contatto con il latte si degrada rilasciando il Bpa – conferma Maria Rosaria Milana dell’Istituto Superiore di Sanità – il vetro invece non ha questi problemi, ed è perfettamente sicuro anche grazie alle linee guida sulla fabbricazione e l’uso che abbiamo elaborato con i produttori e che dovrebbero diventare presto europee”.
La relazione tra vetro e salute è confermata pure dalla crescita nell’utilizzo dei contenitori di vetro in un settore delicato come quello dei farmaci, che nel 2010 ha registrato un vero e proprio boom con una crescita dell’11,79%: “Il vetro – ha affermato Antonio Lui, Presidente della Sezione Vetro Cavo di Assovetro – è uno dei materiali più inerti dal punto di vista chimico e biologico, tanto che i contenitori in vetro sono esonerati dal Reach, il Regolamento Europeo che obbliga l’industria alla registrazione di qualunque materiale o sostanza potenzialmente pericolosa per la salute umana”.
(Fonti varie)
Nessun commento:
Posta un commento