lunedì 28 marzo 2011

Cellulite: l'incubo delle donne

La cellulite è una degenerazione progressiva del tessuto sottocutaneo. In pratica, si parla di cellulite quando le cellule adipose sono “immerse” in una quantità eccessiva di liquido, una situazione che causa la formazione di un tessuto fibroso, accompagnato da dolore.
All’esterno la pelle prende il caratteristico aspetto “a buccia d'arancia”.
Può presentarsi già nell'adolescenza, quando iniziano i primi cambiamenti ormonali. Dopo la menopausa di solito è meno frequente.
Interessa in genere gambe, caviglie, glutei, braccia e spalle.
Alla base del ristagno di liquidi c'è un'alterazione della microcircolazione nei capillari sottocutanei.
Può essere dovuta a fattori genetici, alimentazione scorretta, sedentarietà, fumo, cause ormonali o all'utilizzo di farmaci.
Anche calzature troppo alte e vestiti e scarpe stretti possono contribuire all'insorgere del disturbo.

La cosiddetta cellulite di stadio 1 si manifesta come gonfiore e senso di pesantezza.
Nello stadio 2, invece, la cute appare pallida, arrossata e meno elastica; i capillari si dilatano e ramificano e, stringendo la pelle tra le dita, compare il classico aspetto a buccia d'arancia.
Infine, negli stadi 3 e 4 si accentua l'aspetto rugoso, compaiono ematomi e l'area interessata diventa sempre più dura e dolente.
Tra le possibili complicazioni ci sono le smagliature, le microvarici e le varici.
Inoltre la cosiddetta cellulite generalizzata, associata all'obesità, può causare difficoltà circolatorie nelle gambe.


Un sano ed equilibrato stile di vita, con attività fisica regolare e una dieta ricca di fibre, frutta e vegetali, aiuta a migliorare il disturbo. È bene anche bere molta acqua e infusi drenanti, come quelli a base di tarassaco, ananas e meliloto.
Per il trattamento sono disponibili diversi preparati contenenti principi attivi che migliorano la condizione del microcircolo e aiutano a eliminare i liquidi in eccesso.
Si tratta di compresse, gel, spray o creme a base di estratti di mirtillo rosso, ippocastano, rusco, amamelide o meliloto, centella, ginko.
Massaggi (estetici e linfodrenanti), pressoterapia, endermologia ed elettrostimolazione aiutano a migliorare l'aspetto della cellulite.
Inoltre, anche le calze elastiche a bassa pressione possono controllare la ritenzione idrica.

ATTIVITA' FISICA E CELLULITE

L'attività fisica rivolta alla prevenzione e alla cura della cellulite è per molti aspetti simile a quella proposta per i soggetti obesi. Essa viene inserita in un contesto generale che prevede il miglioramento delle condizioni psicofiscihe del soggetto ed il rispetto di tre princìpi fondamentali:

1) ESERCIZIO FISICO REGOLARE

CAMMINARE, NON CORRERE: i ripetuti impatti col terreno causati dall'azione di corsa, oltre ad avere effetti negativi sulle articolazioni e sulla colonna vertebrale, causano delle microlacerazioni alle membrane delle cellule adipose che a lungo dieta celluliteandare possono peggiorare la situazione. Inoltre, un'attività fisica svolta ad intensità troppo elevata porta alla formazione di acido lattico.
Questo metabolita è alleato della cellulite, poiché la  formazione di tossine muscolari ha effetti negativi sulla circolazione e sull'ossigenazione dei tessuti. Per questo motivo due ore di spinning alla settimana svolte ad intensità elevata risultano non solo inutili ma addirittura controproducenti.
Mantenere la posizione seduta sul sellino per un'ora ostacola infatti la circolazione dei glutei, uno dei distretti corporei più colpiti da cellulite; inoltre, l'elevata intensità dell'esercizio porta all'accumulo di acido lattico con tutte le conseguenze negative appena viste.
Si raccomanda pertanto di svolgere attività di lunga durata  come il ciclismo, la camminata veloce o lo step. I benefici di questo programma di allenamento sono molteplici: un'attività fisica regolare (almeno 30-40 minuti al giorno) porta ad un miglioramento generale delle capacità cardiocircolatorie e respiratorie favorendo la circolazione periferica.
In questo modo è possibile sconfiggere la cattiva circolazione che rappresenta il più grosso fattore di rischio per lo sviluppo della cellulite.
Per essere definita regolare l'attività fisica deve essere svolta per almeno tre giorni alla settimana.
Infine, può essere utile seguire un programma di tonificazione generale che preveda l'utilizzo di esercizi a carico naturale, di attrezzature isotoniche o pesi liberi a seconda dell'esperienza e delle preferenze del soggetto. Anche in questi casi è importante non esagerare, utilizzando carichi leggeri per un numero di ripetizioni che, sia pur elevato, non affatichi eccessivamente il muscolo.
Al termine della seduta lo stretching abbinato ad esercizi di controllo respiratorio eseguiti con le gambe in alto, favorisce il ritorno venoso e l'eliminazione delle tossine prodotte.
La cellulite colpisce soprattutto alcune regioni del corpo come cosce, glutei e fianchi, ma anche braccia e dorso. E' quindi consigliabile affiancare ad un esercizio costante generalizzato (camminata, recline, step o simulatori di sci di fondo) esercizi specifici che stimolino le zone in cui vi è un'adiposità maggiormente localizzata .
Inoltre è importante svolgere al termine di ogni seduta di allenamento qualche esercizio per stimolare la mobilità del piede. Un difetto nell'appoggio plantare può  rappresentare uno dei più grossi fattori di rischio per lo sviluppo della cellulite. Il piede è infatti sede di delicati sistemi vascolari (triangolo della volta e soletta venosa di Lejaris) responsabili del ritorno venoso. Questi equilibri possono venire alterati da posture scorrette o dal frequente utilizzo di calzature non anatomiche (tacchi alti).



CONSIGLI ANTICELLULITE:
  • Fare sport: su una pelle elastica la cellulite si vede meno.
  • Curare la salute della pelle.
  • Eliminare fumo ed alcool.
  • Bere molta acqua.
  • Mangiare molta verdura e frutta.
  • Fare una dieta equilibrata, senza però perdere troppo velocemente i chili in eccesso.
  • Linfodrenaggio: è un massaggio che serve a riattivare la circolazione linfatica, sfruttando movimenti manuali lenti,utilizzando una pressione veramente molto bassa (max 40mmHg),... come insegnato dalla scuola di Vodder o Le Duc. Attraverso tali manovre viene riattivato il sistema linfatico superficiale (contrazione del "linfangione) e quindi viene veicolato lo smaltimento delle tossine dell'organismo.
  • Ionoforesi: è una corrente continua che passa da un polo all’altro (polo positivo – polo negativo) aiutando così l’assorbimento dei principi attivi delle sostanze. Si applica sulla zona dove è presente l’inestetismo.
  • Pressoterapia: è utilizzata soprattutto su pazienti che oltre a manifestare inestetismi dovuti alla cellulite presentano edema e gonfiori. Si effettua inserendo le gambe in speciali gambali che, gonfiandosi e sgonfiandosi ritmicamente, drenano i liquidi, riattivano la circolazione ed hanno un’azione rilassante.
  • Ginnastica passiva: viene effettuata tramite uno stimolatore elettrico. Questo macchinario serve per contrarre involontariamente il muscolo rendendolo più tonico quindi migliorando l’aspetto visivo della cellulite. Inoltre riattiva la circolazione.
  • Mesoterapia: trattamento di esclusiva pertinenza medica, che consiste in iniezioni locali, intradermiche e/o sottocutanee, con aghi e iniettori speciali, di piccole dosi diluite di farmaci (anestetici, vasodilatatori, vitamine ecc.).

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