venerdì 25 marzo 2011

Isokinetic: dove fisioterapista e scienze motorie collaborano convivendo

Mi è capitato di fare un tirocinio presso la struttura Isokinetic di Bologna, il massimo in Italia per la riabilitazione sportiva e non, e ho potuto apprezzare la qualità del loro lavoro, data dalla collaborazione tra medici e rieducatori, (Fisioterapisti e Scienze Motorie).
Isokinetic è un gruppo medico di riferimento internazionale nel settore della riabilitazione ortopedica e sportiva che ricerca quotidianamente l'eccellenza sul paziente. Dal 27 Ottobre 2009, la FIFA ha inserito il Gruppo Medico Isokinetic tra i Centri di Eccellenza per la prevenzione, il trattamento e il recupero dei calciatori.
I "FIFA medical centres of excellence" sono stati costituiti su espressa richiesta del Presidente Joseph Blatter per dare ai calciatori di tutto il mondo un riferimento per le proprie cure e per dare ai medici del calcio l’opportunità di avere un confronto e un aggiornamento qualificato. Isokinetic è presente sul territorio nazionale con 7 centri di fisioterapia e riabilitazione in 6 città. 
I Centri di riabilitazione e fisioterapia Isokinetic sono centri di eccellenza; eccellenza che viene ricercata quotidianamente su tutti i pazienti che si rivolgono al gruppo medico. L’obiettivo del medico è quello di "accompagnare il paziente" sino al raggiungimento del massimo recupero funzionale possibile; durante la visita specialistica iniziale il medico imposta il "percorso" riabilitativo più adeguato composto da un mix di esercizi funzionali, terapie fisiche,  manuali ed eventuali prestazioni mediche aggiuntive.
Con riferimento a tali esigenze, quindi, ogni centro Isokinetic garantisce un'assistenza medica specialistica di alto profilo: i medici e i rieducatori vengono periodicamente aggiornati sulle metodiche più innovative presenti a livello nazionale e internazionale attraverso l'attività del Centro Studi.
La filosofia di cura dei centri Isokinetic è basata su un percorso a 5 fasi he si propone come obiettivo il recupero totale del paziente.

Fase 1 - Il controllo del dolore e dell'infiammazione

Nell'ambito delle cinque fasi, questa è la fase dedicata al collaudo del programma di riabilitazione: gli obiettivi di questa fase sono la risoluzione della sintomatologia dolorosa e del quadro infiammatorio instauratosi, nonché la riduzione del gonfiore.
Il rieducatore potrà avvalersi alternativamente di terapie fisiche, basate su principi fisici e meccanismi biologici certi, e di terapie manuali. In questa fase sono poi fondamentali l'utilizzo di ghiaccio e la prescrizione di riposo. Le diverse tecniche terapeutiche adottate rappresentano un valido aiuto ai farmaci e rivestono un ruolo fondamentale nel coadiuvare il lavoro del team riabilitativo.

Fase 2 - Recupero dell'articolarità e della flessibilità

L'obiettivo di questa seconda fase è il raggiungimento del completo range di movimento di un'articolazione o il ripristino di un movimento specifico in assenza di dolore.
Il rieducatore potrà avvalersi di varie tecniche dalla mobilizzazione articolare all'allungamento muscolare o stretching. Il lavoro di articolarità deve essere iniziato il più precocemente possibile al fine di ottenere un completo recupero. Fondamentali sono l'esperienza e l'abilità del rieducatore: infatti, un approccio troppo aggressivo potrebbe determinare un aumento del quadro infiammatorio, uno troppo prudente potrebbe causare rigidità a carico dell'articolazione.

Fase 3 - Recupero della forza e della resistenza muscolare

L'obiettivo della terza fase è il ripristino della forza muscolare e il recupero della resistenza. Il rieducatore lavorerà sul potenziamento muscolare secondo la regola della progressione dei carichi per evitare il sovraccarico. Si lavorerà molto anche sulla vostra resistenza alla fatica (capacità aerobiche), lavoro avviato fin dalle prime fasi.
Fondamentale risulta la capacità di misurare quantitativamente il lavoro prodotto attraverso dei test: il test isocinetico e il test di valutazione funzionale.

 

Fase 4 - Recupero della coordinazione

L'obiettivo di questa fase è il recupero della coordinazione.
Ogni lesione a livello dell'apparato muscolo-scheletrico determina alterazioni dei meccanismi propriocettivi, meccanismi che ci consentono di percepire la posizione dei nostri arti nello spazio. La propriocettività deve essere ripristinata quanto prima per ottenere un recupero completo e prevenire le recidive.
La rieducazione propriocettiva non deve avere degli schemi qualitativi, quantitativi e temporali predefiniti ma viene affidata alla capacità e all'esperienza del rieducatore che si adatterà ad ognuno di voi e al vostro tipo di patologia.

Fase 5 - Recupero delle gestualità

L'obiettivo della quinta fase è, per la persona comune, il recupero delle normali gestualità della vita attiva e per l'atleta, il recupero del gesto tecnico sport specifico che dovrà essere eseguito con precisione.
Questa fase si svolge sul campo ed è rivolta a tutte le tipologie di paziente: il calciatore che vuole tornare a giocare e la persona comune che vuole tornare a svolgere le attività di vita quotidiana come fare una passeggiata senza avvertire dolore.
Il programma di rieducazione sul campo non è predefinito ma modificabile di giorno in giorno dal rieducatore in rapporto alle risposte del singolo paziente.

Come si passa da una fase all'altra?

La suddivisione del trattamento in 5 fasi è un fatto puramente didattico perché ogni fase è in realtà legata, e in alcuni casi sovrapposta, all'altra.
Il trucco per avere un recupero senza sovraccarichi è nella cauta progressione dei carichi.
Il dolore e il gonfiore sono i primi semafori rossi da affrontare. Una volta superati si deve recuperare il completo arco di movimento: ad esempio, con un ginocchio senza l'estensione completa non si può camminare bene e senza la flessione non si può correre in modo corretto.
La forza è necessaria per poter effettuare esercizi complessi perché i muscoli agiscono da ammortizzatori e da stabilizzatori dinamici dell'articolazione. Ad esempio, senza forza non si può fare un salto ed atterrare con sicurezza. Il recupero della forza deve essere comunque sempre integrato dal lavoro propriocettivo e di coordinazione.
Trasformare poi tutto questo in gesti complessi durante una situazione di attività sportiva o di vita quotidiana è la fase successiva.

                                                                                                    (Fonti: www.isokinetic.com) 

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