mercoledì 20 aprile 2011

Cibo e sesso: che relazione?


Nel corso dei tempi ed in tutte le culture si sono cercate nei cibi delle proprietà particolarmente stimolanti legate anche alla sfera della riproduzione, spesso conferendo loro elementi di magicità. 
Da secoli l'uomo si chiede se ci sia relazione tra ciò che si mangia e il desiderio erotico. Ecco che il termine “afrodisiaco” derivante da Aphrodite, la dea dell'amore, ci fa sognare e ci rimanda immediatamente a scenari meravigliosi, di cene romantiche ma anche piene di passione. Già i greci avevano associato erotismo e passione ad alcuni cibi, ad esempio il fico, come stimolante alla fertilità e gli aztechi chiamavano il cioccolato “frutto degli dei”, un filosofo islamico raccontava del miele e dello zenzero per la disfunzione erettile, Napoleone riponeva nel tartufo grandi aspettative e Casanova nelle ostriche. 
 
In realtà non è stato mai trovato un riscontro che abbia presupposti scientifici di vere proprietà stimolanti del desiderio e carica erotica all'interno di un particolare cibo, se ci concentriamo un momento a pensare ai cibi culturalmente ritenuti afrodisiaci ci rendiamo conto di quanto questi siano sofisticati, raramente costituiscono il menù nella quotidianità, soprattutto sulle tavole dei ceti sociali più svantaggiati.
Così ostriche, champagne, frutti esotici, tartufo diventano i protagonisti di occasioni particolari: una cena ben organizzata in senso romantico, un primo incontro denso di atmosfera seduttiva e di corteggiamento, una ri-conquista. In queste occasioni il cibo assume una fortissima importanza all'interno, però, di un contesto ad hoc.
Lo champagne, comunque, ci potrebbe far girare la testa ma non avrà una stessa valenza, una uguale leggerezza nell'assaporarlo con il nostro/a partner oppure ad una cena di lavoro.
 Preparare una tavola e un contesto che possa accogliere al meglio il nostro lui o la nostra lei è già di per sè molto coinvolgente e stimolante dal punto di vista del desiderio poichè, mentre mi affaccendo, pongo un'attenzione particolare all'altro, a ciò che possa rendere felice e intimo l'incontro, inoltre cercherò di non dimenticare piatti, ad esempio un dolce molto goloso, che possano avere molte affinità con il concetto di “piacere”, insieme ad un buon vino, che stimola la fantasia e la creatività. Una cena ben preparata e curata anche dal punto di vista estetico, comunica amore e accoglienza all'altro, predispone in senso erotico perchè fa sentire amati e desiderati. Questa, in fondo, è la magia del cibo, il cibo che veicola l'amore e veicola la predisposizione al piacere. Di contro ci sono comportamenti relativi al vivere il proprio rapporto con il cibo che sono controproducenti, se non addirittura inibenti, in senso erotico e di desiderio. Ad esempio le diete esageratamente drastiche possono causare scompensi ormonali tali che, alcune reazioni chimiche responsabili del desiderio sessuale, non avvenghino più. Oppure nei casi opposti in cui si verifica un'attrazione incontrollabile per il cibo e l'inevitabile sovrappeso che blocca il desiderio, sono i casi in cui “mangiare” compensa un disagio emotivo e, illusoriamente, gratifica. Qual è la ricetta,quindi? Non ricerca di sofisticazioni estreme in cibi costosissimi ma cura e allegria nel preparare dei momenti dove non è solo il cibo ad essere condiviso ma amore, attenzione, disponibilità il tutto “condito” da un'atmosfera rilassante perchè il vero segreto della ricetta è tenere lontano lo stress e tutti quei fattori che lo potrebbero ri-attivare. E' lo stress il vero nemico dell'amore, esso possiede una carica prepotente in senso antierotico, sia per la donna che per l'uomo, dobbiamo imparare a tenerlo lontano dalle notre tavole e, soprattutto, dai nostri letti per vivere una vita di coppia più serena e appagante.
 
                                                                                                   (Fonti varie)

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