mercoledì 23 marzo 2011

Bambini: quale sport?

Abituare fin da piccoli i bambini a praticare uno sport con regolarità e impegno significa farli crescere in modo sano.
Secondo le Nazioni Unite lo sport è un diritto fondamentale del bambino e i suoi benefici sono molteplici: il bambino che fa sport irrobustisce fisico e ossa - e perciò si ammala meno -, non ha problemi di peso, dorme meglio e va bene a scuola. Impara anche a stare in compagnia nel rispetto di se stesso, dell’allenatore, dei compagni e degli spazi circostanti, seguendo regole di comportamento.  
Ciò premesso, vi starete domandando come scegliere lo sport adatto al vostro bambino e a che età farlo iniziare.
Dunque, l’età giusta generalmente si colloca intorno ai 5 anni e, per quanto riguarda la scelta, è buona norma che il bambino così piccolo veda nell’attività sportiva soprattutto uno svago e un divertimento, e che non si senta in alcun modo obbligato.
Troppo spesso una decisione affrettata e non ponderata comporta conseguenze spiacevolissime, come discussioni interminabili ogni volta che lo accompagnerete all’allenamento o, peggio ancora, deleteri sensi di fallimento quando inevitabilmente abbandonerà l’attività.
Prima di decidere ragionate insieme con calma, prendendovi del tempo, sfruttando bene le giornate di prova che quasi tutti i corsi sportivi prevedono, e tenendo bene in considerazione il carattere di vostro figlio.

Ecco qualche suggerimento.

Se è introverso, optate per uno sport di squadra perché così potrà socializzare con i compagni. Il calcio, per esempio, aiuta il coordinamento con gli altri e con lo spazio circostante, migliorando le capacità aerobiche. Badate bene che nella scuola calcio non si respiri un’aria eccessivamente agonistica – che non fa bene in giovane età! -, ma che tutti abbiano l’opportunità di giocare senza che ci sia l’esclusivo intento di allevare giovani campioni in erba …
In alternativa, vanno bene anche basket e pallavolo che allenano velocità, coordinazione motoria e favoriscono la socializzazione. Uno sport di squadra particolarmente in voga in questi tempi è il rugby.

Se il bambino è irrequieto, cercate di canalizzare la sua “energia” in uno sport con regole comportamentali ben definite: efficaci in questo senso sono le arti marziali che aiutano il bambino ad autodisciplinarsi.

Invece, per potenziare il senso di responsabilità prediligete uno sport individuale dove il risultato finale dipenda solo dal suo impegno. Perfetta in questo senso è l’atletica leggera in cui si mettono in gioco tutte le potenzialità del corpo umano. Bene anche la ginnastica artistica e ritmica. Anche la danza - che non è propriamente uno sport, ma una forma d’espressione artistica che alle bimbe piace tanto - insegna a coordinarsi bene nello spazio sia da soli sia in gruppo, e a sentire e tenere il ritmo musicale.



Concludiamo con uno sport adatto a tutti i “caratterini”, belli o brutti che siano: l'immancabile nuoto che irrobustisce le ossa, coinvolge tutti i muscoli, stimola la circolazione sanguigna e migliora la coordinazione motoria e respiratoria. Un must adatto a tutti!


                                                                                      (Fonti Desideri magazine)

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