I crampi muscolari sono la contrazione di un muscolo, o di parte di esso, improvvisa, involontaria e dolorosa, che può avvenire a riposo o dopo uno sforzo. Il muscolo è costituito da centinaia o migliaia di cellule, in grado di accorciarsi in risposta a determinati stimoli, che percorrono parallelamente tutto il muscolo a partire dai tendini. In condizioni normali lo stimolo fisiologico è costituito dall’impulso nervoso che arriva al muscolo attraverso i nervi motori che partono da cellule, i motoneuroni, posti nella parte anteriore del midollo spinale, e che scaricano impulsi a seconda dei comandi che ricevono dal sistema nervoso centrale e principalmente in relazione con l’attività volontaria.
Altre volte può accadere che lungo la catena neuro-muscolare, composta da vie motorie centrali, moto-neuroni, fibra nervosa periferica, giunzione neuromuscolare e fibra muscolare, vi possa essere una generazione anormale di iperattività con conseguenti scariche di impulsi capaci di provocare contratture.
Nel caso dei crampi viene generalmente interessato l’anello più periferico della catena, e quindi lo stesso muscolo, anche per ragioni di scarsa importanza, come ad esempio si verifica nei crampi da sforzo in rapporto all’accumulo di acido lattico oppure nei crampi che sono soliti verificarsi in ambienti con temperatura elevata e dopo un’abbondante sudorazione.
È chiaro, però, che il fenomeno crampo, in particolare a riposo, è anormale e fastidioso e deve richiedere un minimo inquadramento diagnostico alla ricerca della sua origine: questa potrebbe risiedere, oltre che in un’alterazione delle varie componenti tessutali appartenenti al muscolo, anche nella formazione di scariche eccessive lungo il decorso dei nervi periferici come nel caso di una neuropatia – radicolopatia, oppure, più raramente, nella sofferenza della cellula motoria del midollo spinale, o infine, ancora più raramente da attività che hanno luogo in sedi diverse dal sistema nervoso centrale.
In sostanza, può essere consigliabile eseguire preliminarmente alcuni esami del sangue (emocromocitometrico, azotemia, glicemia, creatininemia, elettroliti, enzimi muscolari, aldolasi, transaminasi, prove reumatiche, VES e PCR, elettromiografia dei muscoli interessati), che andrebbero valutati e inquadrati nella situazione clinica generale da parte di un medico specialista neurologo. Esami più approfonditi potrebbero richiedere un esame del circolo ematico con doppler sonografia e una biopsia muscolare della zona interessata.
Per far passare un crampo doloroso è consigliabile qualche esercizio di stretching per qualche secondo.
(Fonti varie)
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