Capita che una sudorazione improvvisa ci colga impreparate, perché intervengono fattori che non avevamo previsto. Diventa quindi importante capire il meccanismo che la regola. Sarà l’arma che ci permetterà di non subire "in contropiede" questa piccola défaillance. Responsabili di tutto sono le ghiandole sudoripare. Ne abbiamo più di tre milioni, disseminate su tutta la superficie del corpo, concentrate sulla pianta di piedi, mani, fronte, ascelle e zona genitale. Ce ne sono di due tipi, regolate da ormoni e dal sistema nervoso. In genere si fa una distinzione tra sudore termico, che regola la temperatura del corpo e tra sudorazione emotiva,controllata dal sistema nervoso simpatico.
Sudare è una normale funzione dell’organismo, importante perché attraverso di esso si eliminano le tossine e le scorie della pelle, essenziale per la regolazione della temperatura corporea. Addirittura vitale quando la temperatura esterna supera i 37 gradi, perché, aumentando la traspirazione, permette di mantenere l'omeostasi termica.
Questo meccanismo di traspirazione della pelle è anche una forma di comunicazione non verbale. Con l’odore corporeo, (il così detto “sudore apocrino” che non partecipa alla termoregolazione ma è invece responsabile della “firma chimica” di ognuno di noi) trasmettiamo anche informazioni come lo stato ormonale, uno dei principali elementi di attrazione sessuale e le emozioni momentanee (paura, rabbia, ecc). Questi dati, codificati dal sistema limbico, sono comunicati e assimilati in maniera inconscia; ecco perché quando si parla di amore a prima vista o di antipatia istantanea si parla di sensazioni "a pelle". Infatti, è anche una questione di odore, di segnali che trasmettiamo e riceviamo.
Il sudore, quello prodotto dalle “ghiandole eccrine” di per sé è inodore: è fatto di acqua, zuccheri e sali minerali. È il contatto con i batteri presenti sulla pelle che dà luogo a un odore acre e sgradevole. Per questo il sudore non è socialmente accettato ed è un problema da combattere quotidianamente.
Nelle donne è la zona ascellare quella più a rischio. Ed è soprattutto questa la zona su cui dobbiamo intervenire: essa infatti presenta una maggior quantità di batteri, responsabili della trasformazione del sudore in odore forte e pungente.
È bene, perciò, seguire le indicazioni dei medici dermatologi che ci indicano come una perfetta igiene sia la base per prevenire ogni disagio. Ma alla quotidiana pulizia dovremo poi abbinare prodotti, come i deodoranti, in grado di risolvere, o meglio anticipare, ogni “inconveniente”. Proprio da AIDECO, l’Associazione Italiana di Dermatologia e Cosmetologia arriva la raccomandazione di non affidarci al primo che capita ma di scegliere piuttosto prodotti intelligenti che ci seguano nell'arco della giornata, che non alterino la traspirazione e che proteggano la nostra pelle.
Oltre alla pulizia, all’uso di un deodorante di qualità e di tessuti naturali e non sintetici, un ulteriore consiglio degli esperti è di "sfoltire" la peluria del cavo ascellare che trattiene i batteri, causa del cattivo odore.
Insomma, per l’odore di sudore non ci sono più scuse. Accettarlo come fatto naturale sì ma renderlo innocuo nei suoi aspetti “negativi” è altrettanto importante. E soprattutto fattibile.
(Fonti Varie)
Sudare è una normale funzione dell’organismo, importante perché attraverso di esso si eliminano le tossine e le scorie della pelle, essenziale per la regolazione della temperatura corporea. Addirittura vitale quando la temperatura esterna supera i 37 gradi, perché, aumentando la traspirazione, permette di mantenere l'omeostasi termica.
Questo meccanismo di traspirazione della pelle è anche una forma di comunicazione non verbale. Con l’odore corporeo, (il così detto “sudore apocrino” che non partecipa alla termoregolazione ma è invece responsabile della “firma chimica” di ognuno di noi) trasmettiamo anche informazioni come lo stato ormonale, uno dei principali elementi di attrazione sessuale e le emozioni momentanee (paura, rabbia, ecc). Questi dati, codificati dal sistema limbico, sono comunicati e assimilati in maniera inconscia; ecco perché quando si parla di amore a prima vista o di antipatia istantanea si parla di sensazioni "a pelle". Infatti, è anche una questione di odore, di segnali che trasmettiamo e riceviamo.
Il sudore, quello prodotto dalle “ghiandole eccrine” di per sé è inodore: è fatto di acqua, zuccheri e sali minerali. È il contatto con i batteri presenti sulla pelle che dà luogo a un odore acre e sgradevole. Per questo il sudore non è socialmente accettato ed è un problema da combattere quotidianamente.
Nelle donne è la zona ascellare quella più a rischio. Ed è soprattutto questa la zona su cui dobbiamo intervenire: essa infatti presenta una maggior quantità di batteri, responsabili della trasformazione del sudore in odore forte e pungente.
È bene, perciò, seguire le indicazioni dei medici dermatologi che ci indicano come una perfetta igiene sia la base per prevenire ogni disagio. Ma alla quotidiana pulizia dovremo poi abbinare prodotti, come i deodoranti, in grado di risolvere, o meglio anticipare, ogni “inconveniente”. Proprio da AIDECO, l’Associazione Italiana di Dermatologia e Cosmetologia arriva la raccomandazione di non affidarci al primo che capita ma di scegliere piuttosto prodotti intelligenti che ci seguano nell'arco della giornata, che non alterino la traspirazione e che proteggano la nostra pelle.
Oltre alla pulizia, all’uso di un deodorante di qualità e di tessuti naturali e non sintetici, un ulteriore consiglio degli esperti è di "sfoltire" la peluria del cavo ascellare che trattiene i batteri, causa del cattivo odore.
Insomma, per l’odore di sudore non ci sono più scuse. Accettarlo come fatto naturale sì ma renderlo innocuo nei suoi aspetti “negativi” è altrettanto importante. E soprattutto fattibile.
(Fonti Varie)
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