Defaillances sotto le lenzuola, infertilità e infezioni: ne soffrono cinque milioni di uomini italiani e l'andrologo è per l'uomo ciò che il ginecologo è per la donna, ma la maggior parte degli italiani non gli ha mai fatto visita
Sembra un dato assurdo visto che le ultime statistiche parlano di oltre il 30% degli uomini affetto da un disturbo sessuale che rischia di compromettere la salute generale e l’intesa di coppia; inoltre, dato preoccupantissimo, un 18enne su due è a rischio infertilità per malattie a trasmissione sessuale o piccole anomalie non diagnosticate!
La fertilità, ma, soprattutto la sessualità del maschio è così complessa, e, negli ultimi anni, così travagliata che vi è la necessità di una figura chiara: il punto di riferimento per le patologie genitali maschili, dalle malattie sessualmente trasmissibili ai tumori del testicolo, al cancro della prostata, alle disfunzioni erettili, alla dispermia. Ma quali sono le domande che più frequentemente l'adolescente o il giovane adulto rivolge all'andrologo?
Il problema fertilità pare interessare poco, o meglio, interessa in via indiretta. Gran parte dei giovani dai 18 ai 25 anni si presentano in ambulatorio per il problema del varicocele, strettamente connesso alla fertilità. Domanda tipo: "Alla vista di leva mi hanno trovato un varicocele. Cos'è? Devo operarmi?"
Il varicocele è una patologia delle vene provenienti dal testicolo, soprattutto il sinistro, che subiscono una dilatazione e una deformazione sì da formare dei grumi venosi vicino al testicolo stesso paragonati, nei casi più evidenti, a "interiora di pollo". Tale patologia che comincia ad evidenziarsi alla pubertà, oltre ad un evidente inestetismo, è soprattutto causa di alterazioni sia della temperatura che della ossigenazione del testicolo, con conseguente alterazione nella produzione degli spermatozoi, con complicanze che possono condurre, nei casi più gravi, alla sterilità. La diagnosi precoce e il precoce trattamento chirurgico, evitando lesioni irreversibili, può condurre a reintegrare la funzione riproduttiva.
Il problema fertilità pare interessare poco, o meglio, interessa in via indiretta. Gran parte dei giovani dai 18 ai 25 anni si presentano in ambulatorio per il problema del varicocele, strettamente connesso alla fertilità. Domanda tipo: "Alla vista di leva mi hanno trovato un varicocele. Cos'è? Devo operarmi?"
Il varicocele è una patologia delle vene provenienti dal testicolo, soprattutto il sinistro, che subiscono una dilatazione e una deformazione sì da formare dei grumi venosi vicino al testicolo stesso paragonati, nei casi più evidenti, a "interiora di pollo". Tale patologia che comincia ad evidenziarsi alla pubertà, oltre ad un evidente inestetismo, è soprattutto causa di alterazioni sia della temperatura che della ossigenazione del testicolo, con conseguente alterazione nella produzione degli spermatozoi, con complicanze che possono condurre, nei casi più gravi, alla sterilità. La diagnosi precoce e il precoce trattamento chirurgico, evitando lesioni irreversibili, può condurre a reintegrare la funzione riproduttiva.
Più importanti però paiono ai ragazzi giovani i problemi della morfologia e del volume del loro organo sessuale. Quindi due sono le domande più frequenti:
"Cosa ne pensa della lunghezza del mio pene?"
Si parla di pene piccolo o micropene solo se, in erezione la misura dall'arco pubico alla cima dell'asta è sugli 8 cm circa: in tal caso vi può essere qualche difficoltà nei rapporti. E' evidente che il giudizio dell'andrologo non può essere espresso a pene flaccido ma è il paziente che deve automisurarsi. E' altresì noto che, nel rapporto sessuale, la misura del pene sia di importanza relativa in quanto la vagina si adegua alle sue dimensioni. Molto più importante è la sua rigidità.
Cosa si può fare per ovviare a dimensioni inadeguate? Esistono interventi chirurgici, anche abbastanza semplici, per "allungare" o "ingrossare" il pene, o esercizi di stretching, ma se questi sono indicati clinicamente per il micropene, la forte componente psichica che anima la maggior parte di coloro che richiedono una modificazione estetica del proprio organo genitale deve essere valutata attentamente talora anche ricorrendo a consulenze psichiatriche.
Si parla di pene piccolo o micropene solo se, in erezione la misura dall'arco pubico alla cima dell'asta è sugli 8 cm circa: in tal caso vi può essere qualche difficoltà nei rapporti. E' evidente che il giudizio dell'andrologo non può essere espresso a pene flaccido ma è il paziente che deve automisurarsi. E' altresì noto che, nel rapporto sessuale, la misura del pene sia di importanza relativa in quanto la vagina si adegua alle sue dimensioni. Molto più importante è la sua rigidità.
Cosa si può fare per ovviare a dimensioni inadeguate? Esistono interventi chirurgici, anche abbastanza semplici, per "allungare" o "ingrossare" il pene, o esercizi di stretching, ma se questi sono indicati clinicamente per il micropene, la forte componente psichica che anima la maggior parte di coloro che richiedono una modificazione estetica del proprio organo genitale deve essere valutata attentamente talora anche ricorrendo a consulenze psichiatriche.
"In erezione non va verso l'alto, ma si incurva in altra direzione. Posso avere problemi nei rapporti?"
Il problema dell'incurvamento nei ragazzi è dovuto ad un anomalo sviluppo dei corpi cavernosi o del corpo spongioso dell'uretra. Questi tre sistemi, che al momento dell'erezione si riempiono, soprattutto i cavernosi, di sangue, devono svilupparsi, durante l'infanzia e la pubertà, simmetricamente. Se ciò non avviene, l'asimmetria e il conseguente incurvamento si evidenzia al momento dell'erezione. Per risolvere il problema sono indicati interventi di raddrizzamento soprattutto se l'incurvamento è tale da impedire o rendere doloroso il rapporto sessuale. Si invita quindi il paziente a fornire una foto del pene in erezione da varie angolature per valutare la necessità o meno di un intervento correttivo.
Il problema dell'incurvamento nei ragazzi è dovuto ad un anomalo sviluppo dei corpi cavernosi o del corpo spongioso dell'uretra. Questi tre sistemi, che al momento dell'erezione si riempiono, soprattutto i cavernosi, di sangue, devono svilupparsi, durante l'infanzia e la pubertà, simmetricamente. Se ciò non avviene, l'asimmetria e il conseguente incurvamento si evidenzia al momento dell'erezione. Per risolvere il problema sono indicati interventi di raddrizzamento soprattutto se l'incurvamento è tale da impedire o rendere doloroso il rapporto sessuale. Si invita quindi il paziente a fornire una foto del pene in erezione da varie angolature per valutare la necessità o meno di un intervento correttivo.
Adesso vediamo alcuni casi nei quali, nelle varie fasi della vita di un uomo, una visita andrologica, è necessaria e consigliata
Infanzia:
- Quando i piccoli testicoli non sono posizionati nella loro sede, cioè quando non si trovano all'esterno del corpo nel sacco scrotale e sono ritenuti all'interno dell'addome, oppure sono retrattili, cioè tendono a risalire facilmente nell'addome.
- In caso di ernia inguinale, anche se già operata nella primissima infanzia.
- Quando vi sia un troppo rapido sviluppo sessuale rispetto al'età ("pubertà precoce")
- Quando i piccoli testicoli non sono posizionati nella loro sede, cioè quando non si trovano all'esterno del corpo nel sacco scrotale e sono ritenuti all'interno dell'addome, oppure sono retrattili, cioè tendono a risalire facilmente nell'addome.
- In caso di ernia inguinale, anche se già operata nella primissima infanzia.
- Quando vi sia un troppo rapido sviluppo sessuale rispetto al'età ("pubertà precoce")
Adolescenza:
- Quando lo "sviluppo puberale", cioè le modificazioni corporee che trasformano il ragazzo in un giovane adulto, non inizia o tende a ritardare ("pubertà ritardata").
- Quando siano presenti genitali troppo piccoli in rapporto all'età (ipogonadismo).
- Quando è presente una eccessiva crescita della mammella nel ragazzo durante la pubertà ("bottone mammario" o ginecomastia).
- Quando siano presenti anomalie anatomiche del pene come la difficoltà nello scorrimento della cute sul pene, ovvero una difficoltosa retrazione del prepuzio sul glande, curvature notevoli del pene (pene curvo) etc.
- Quando si sospetti la presenza di varicocele
Età Adulta:
- Quando l' "appetito" sessuale" (libido) sia carente.
- In caso di disfunzione erettile, cioè in presenza di difficoltà temporanea o permanente ad ottenere o mantenere uno stato sufficiente di erezione durante l'attività sessuale.
- Quando non si riesce a controllare efficacemente il momento dell'eiaculazione durante il rapporto sessuale (eiaculazione precoce).
- Quando manca l'eiaculazione e/o l'orgasmo o quando siano comunque presenti difficoltà in queste fasi dell'attività sessuale.
- Quando non si riesce ad avere figli (infertilità).
- Quando siano state rilevate alterazioni nell'esame del liquido seminale, cioè nello spermiogramma, o siano stati rilevati batteri nel liquido seminale (spermiocoltura positiva).
- In caso di malattie infiammatorie-infettive delle vie genitali ed urinarie (prostatiti, vescicoliti, uretriti, cistiti ricorrenti etc.) oppure quando esse siano state individuate dal ginecologo nella compagna
- Quando si noti l'emissione di liquido seminale di colorito brunastro o con tracce di sangue.
- Quando c'è dolore durante il rapporto sessuale a livello del pene o nella parte bassa dell'addome durante l'eiaculazione.
- Quando si manifestano dolori testicolari di qualunque natura, o compaiono noduli o variazioni di volume o di forma del testicolo, o ancora, un testicolo è visibilmente più basso dell'altro.
- Quando sappiamo essere presente un varicocele, cioè una dilatazione varicosa delle vene al di sopra del testicolo (più frequente a sinistra) .
- Dopo traumi importanti dei genitali o della pelvi, cioè della parte più bassa dell'addome.
- Quando si impiegano farmaci anabolizzanti per l'attività sportiva.
- Quando si voglia conseguire una contraccezione completa ma irreversibile utilizzando la vasectomia.
Terza Età:
- Dopo i cinquanta anni, anche in assenza si disturbi (per prevenzione).
- Quando il vigore sessuale inizia a diminuire e si manifestano deficit dell'erezione, calo della libido, riduzione della capacità di eiaculazione.
- Quando compaiono noduli, restringimenti, curvature, aree dolorose a livello del pene che prima non erano presenti.
- Quando siano presenti malattie prostatiche come l'eccessiva crescita della ghiandola prostatica o disturbi urinari come la necessità di urinare durante la notte, urinare troppo spesso o con troppa urgenza durante il giorno, o ancora quando il getto delle urine non ha più la forza efficace.
- Dopo ogni trattamento chirurgico della prostata e più in generale interventi che abbiano interessato la pelvi, ovvero la parte più bassa dell'addome .
- Quando siano presenti malattie come il diabete, l'insufficienza renale, cardiopatie ischemiche (prevenzione o cura dei danni andrologici) o quando si devono assumere cronicamente farmaci contro l'ipertensione, l'infarto, l'ulcera, l'ipertrofia prostatica o anche psicofarmaci (prevenzione o cura del danno andrologico da farmaci)
- Quando lo "sviluppo puberale", cioè le modificazioni corporee che trasformano il ragazzo in un giovane adulto, non inizia o tende a ritardare ("pubertà ritardata").
- Quando siano presenti genitali troppo piccoli in rapporto all'età (ipogonadismo).
- Quando è presente una eccessiva crescita della mammella nel ragazzo durante la pubertà ("bottone mammario" o ginecomastia).
- Quando siano presenti anomalie anatomiche del pene come la difficoltà nello scorrimento della cute sul pene, ovvero una difficoltosa retrazione del prepuzio sul glande, curvature notevoli del pene (pene curvo) etc.
- Quando si sospetti la presenza di varicocele
Età Adulta:
- Quando l' "appetito" sessuale" (libido) sia carente.
- In caso di disfunzione erettile, cioè in presenza di difficoltà temporanea o permanente ad ottenere o mantenere uno stato sufficiente di erezione durante l'attività sessuale.
- Quando non si riesce a controllare efficacemente il momento dell'eiaculazione durante il rapporto sessuale (eiaculazione precoce).
- Quando manca l'eiaculazione e/o l'orgasmo o quando siano comunque presenti difficoltà in queste fasi dell'attività sessuale.
- Quando non si riesce ad avere figli (infertilità).
- Quando siano state rilevate alterazioni nell'esame del liquido seminale, cioè nello spermiogramma, o siano stati rilevati batteri nel liquido seminale (spermiocoltura positiva).
- In caso di malattie infiammatorie-infettive delle vie genitali ed urinarie (prostatiti, vescicoliti, uretriti, cistiti ricorrenti etc.) oppure quando esse siano state individuate dal ginecologo nella compagna
- Quando si noti l'emissione di liquido seminale di colorito brunastro o con tracce di sangue.
- Quando c'è dolore durante il rapporto sessuale a livello del pene o nella parte bassa dell'addome durante l'eiaculazione.
- Quando si manifestano dolori testicolari di qualunque natura, o compaiono noduli o variazioni di volume o di forma del testicolo, o ancora, un testicolo è visibilmente più basso dell'altro.
- Quando sappiamo essere presente un varicocele, cioè una dilatazione varicosa delle vene al di sopra del testicolo (più frequente a sinistra) .
- Dopo traumi importanti dei genitali o della pelvi, cioè della parte più bassa dell'addome.
- Quando si impiegano farmaci anabolizzanti per l'attività sportiva.
- Quando si voglia conseguire una contraccezione completa ma irreversibile utilizzando la vasectomia.
Terza Età:
- Dopo i cinquanta anni, anche in assenza si disturbi (per prevenzione).
- Quando il vigore sessuale inizia a diminuire e si manifestano deficit dell'erezione, calo della libido, riduzione della capacità di eiaculazione.
- Quando compaiono noduli, restringimenti, curvature, aree dolorose a livello del pene che prima non erano presenti.
- Quando siano presenti malattie prostatiche come l'eccessiva crescita della ghiandola prostatica o disturbi urinari come la necessità di urinare durante la notte, urinare troppo spesso o con troppa urgenza durante il giorno, o ancora quando il getto delle urine non ha più la forza efficace.
- Dopo ogni trattamento chirurgico della prostata e più in generale interventi che abbiano interessato la pelvi, ovvero la parte più bassa dell'addome .
- Quando siano presenti malattie come il diabete, l'insufficienza renale, cardiopatie ischemiche (prevenzione o cura dei danni andrologici) o quando si devono assumere cronicamente farmaci contro l'ipertensione, l'infarto, l'ulcera, l'ipertrofia prostatica o anche psicofarmaci (prevenzione o cura del danno andrologico da farmaci)
(Fonti www.girlpower.it)
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