mercoledì 8 giugno 2011

Metti la retromarcia: vivi meglio!

Camminare all’indietro fa bene alla salute e aiuta a dimagrire. Lo rivela uno studio realizzato in Sudafrica dall’Università Stellenbosch. Secondo i ricercatori del prestigioso ateneo la cosiddetta “camminata del gambero” aiuta molto di più rispetto a quella canonica in avanti e, soprattutto, risulta più efficace nei casi di riabilitazione per problemi alla schiena o alle ginocchia.
Marciare all’indietro permette di recuperare prima la forma fisica e di non caricare eccessivamente sulle articolazioni.I ricercatori hanno coinvolto nello studio un gruppo di studentesse universitarie. Suddivise poi in ulteriori due gruppi, sono state invitate a praticare la marcia in avanti o all’indietro, a seconda del gruppo di appartenenza. Il test è durato 6 settimane e prevedeva di marciare tre volte a settimana. Sia prima che alla fine dello studio, le partecipanti sono state sottoposte ad analisi. I dati raccolti hanno mostrato che le ragazze del gruppo che camminava all’indietro avevano una significativa diminuzione del consumo di ossigeno, poiché i loro polmoni lavoravamo meglio. E, in media avevano perso il 2,5 per cento di grasso corporeo.
In un’intervista al Daily Mail Bramber ha recentemente dichiarato che i vantaggi nel camminare all’indietro sono notevoli. A risentirne favorevolmente è la postura: «poiché – sostiene lui - si poggia e si spinge all’infuori dalla parte anteriore del piede e gli alluci si rafforzano». Anche la coordinazione trae beneficio dal passo del gambero perché è stato dimostrato che andare al contrario stimola le funzioni cognitive e migliora la velocità di reazione.
Ma i vantaggi, secondo Bamber, si estendono anche all’aspetto della preparazione fisica. Infatti un giro di pista all’indietro fornisce l’equivalente in termini di fitness di sei giri di pista percorsi camminando in avanti. Tradotto in termini pratici, ciò significa che cento passi all’indietro equivalgono, come benefici, a mille passi in avanti. Non resta dunque che iniziare ad imitare i gamberi. Magari iniziando a passo lento, con le dovute accortenze, per evitare spiacevoli sbandamenti.   

                                                                                                                        (Fonti varie)

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